Facciolla dispone una perizia per accertare la verità sulla morte di Talarico

tribunale castrovillari

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CASTROVILLARI – Morì a causa di un incidente stradale, dopo aver chiesto un passaggio. Ora la procura della repubblica di Castrovillari, guidata da Eugenio Facciolla, ha disposto una perizia per fare piena luce sulla dinamica dell’incidente in cui perse la vita il diciasettenne di Roggiano Gravina, Francesco Pio Talarico. Il tecnico nominato dalla procura, molto esperto in materia, dovrà verificare i luoghi, lo stato dei mezzi e quindi la dinamica del sinistro. Anche la difesa dell’uomo che era al volante dell’auto, Francesco Fata, che è indagato per omicidio stradale, ha indicato i suoi consulenti di fiducia per giungere in tempi brevi all’accertamento della verità. Il diciassettenne era di ritorno da una festa a San Donato di Ninea, l’8 marzo, quando chiese un passaggio insieme ad altri amici all’uomo originario di Firmo. L’auto su cui viaggiavano ad un certo punto uscì fuori strada e Francesco Pio Talarico perse la vita, mentre l’autista e gli altri tre occupanti del veicolo subirono lesioni, alcuni molto gravi. Francesco Fata venne arrestato già nell’immediatezza del sinistro in quanto i valori dell’alcol test risultarono superiori al consentito ed accusato, quindi, di omicidio stradale. Nel corso dell’udienza di convalida il Gip del Tribunale di Castrovillari, Giovanna Martino, accogliendo le istanze del difensore di Fata, l’avvocato Roberto Laghi, recovò la misura in atto sostituendo con l’obbligo di dimora nel comune di residenza. Laghi ha evidenziato che il Fata è «giovane totalmente incensurato senza alcun carico penale pendente e che, l’alcol-test aveva evidenziato tutt’altro che uno stato di ubriachezza segnando un valore ai limiti del penalmente rilevante» ed inoltre che «nell’immediatezza sia il Fata che altri trasportati avevano evidenziato come il sinistro si era verificato poiché un’auto pirata aveva invaso la corsia impegnata dall’auto del Fata e costui per evitare un impatto frontale che sarebbe stato certamente letale per tutti aveva posto in essere una necessaria manovra di emergenza e come non ci sia nessuna relazione e non risulti allo stato tra l’asserito ed insignificante stato di alterazione etilica e la fuoriuscita del mezzo».