Emergenza incendi. Servono interventi più rapidi e mezzi aerei nell’area del Pollino

riunione aib parco

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ROTONDA –“Analisi degli incendi e quali attività intraprendere per porre rimedio alla drammatica ripresa del fuoco che non sta dando tregua al territorio e che rischia di aggravarsi a seguito dell’aumento delle temperature e delle difficoltà organizzative che tutte le istituzioni locali hanno riscontrato già nel mese di luglio”. Si queste problematiche si è discusso questa mattina nella sede dell’Ente Parco del Pollino a Rotonda durante una “riunione d’emergenza” che a cui hanno partecipato il Presidente del parco Domenico Pappaterra, il Generale Antonio Mostacchi Comandante Regionale dei Carabinieri Forestali della Basilicata, l’ingegner Umberto Malagrinò di Calabria Verde, il dott. Enzo  Provenzano dell’area Programma Pollino Lagonegrese del versante lucano, l’Ispettore Lorenzo Viceconte dei Vigili del Fuoco di Potenza e diversi sindaci sindaci dei comuni già pesantemente colpiti nel mese di luglio dall’emergenza incendi oltre ai presidenti delle associazioni di volontariato che collaborano con il Parco alla lotta agli incendi boschivi. Durante l’incontro “si è posta l’attenzione sulla necessità di avere più Direttori delle Operazioni di Spegnimento (DOS) e più sedi decentrate dei Vigili del Fuoco nell’area del Parco in modo che vengano ridotti i tempi di intervento e le operazioni di bonifica post incendio”. La figura del Dos, lo ricordiamo, in questi anni è stata quasi sempre nelle mani dell’ex Corpo Forestale dello Stato che attraverso una presenza massiccia nel territorio del parco e una conoscenza del territorio garantiva in tempi brevi la sua presenza sugli incendi. Ora non è più così purtroppo, ed il lavoro dei Vigili del Fuoco, che hanno più volte lamentato la mancanza di uomini e mezzi, si è in pratica triplicato. Inoltre “è stato richiesto alle forze preposte un maggiore controllo nei territori interessati e il potenziamento dei punti di avvistamento”. Altro aspetto importante è legato ai mezzi aerei. Oggettivamente pochi in tutta Italia per questo tipo di attività, alcuni dei quali ex CFS non più utilizzati per l’antincendio. A tal riguardo “è stata avanzata la richiesta a Calabria verde di spostare uno dei 4 elicotteri della propria dotazione nell’area del Pollino in località di Campotenese (come già richiesto dal sindaco di Morano nei giorni scorsi ndr) con lo scopo di interventi rapidi in tutti i comuni del parco”. I mezzi aerei scarseggiano nella penisola. Oggi a Ciampino sono arrivati due canadair chiesti dall’Italia alla Francia . Alla fine della riunione “con riferimento alla nuova programmazione tutti i soggetti presenti hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare per la definizione del nuovo piano A.I.B. 2018”. Un piano che certamente dovrà essere potenziato e rivisto su tutto il territorio regionale. Solo questa mattina erano 20 le richieste aeree nella penisola. Quattro in Calabria con Longobucco che brucia da quasi due settimane e il Comune di Rose in piena emergenza con diverse abitazioni evacuate. Servono uomini e mezzi, ma probabilmente serve soprattutto prevenzione per cercare di limitare quello che è accaduto in questa stagione, sicuramente dai primi dati che escono fuori, una delle stagioni più disastrose dell’ultimo decennio.  A breve si inizierà la conta dei danni, ma appare evidente il grave danno al patrimonio boschivo che questi incendi hanno provocato nelle montagne calabresi e lucane.