CASTROVILLARI – E’ un «attacco mirato di natura dolosa» quello che a ridosso di Ferragosto e nei giorni successivi ha interessato l’alta valle del Coscile, arrivando a lambire i territori di San Basile e accerchiando Saracena e le sue montagne. Non ha dubbi il Presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che stamane insieme ai sindaci di Castrovillari, Domenico Lo Polito, San Basile, Vincenzo Tamburi e Saracena, Renzo Russo, insieme ai comandi provinciali e territoriali del Parco dei Carabinieri Forestali ha fatto il punto su questa strategia «concentrica» che sta interessando questa porzione di territorio nell’area protetta più grande d’Italia. «C’è la necessità» hanno dichiarato tutti insieme di «riposizionare maggiore attenzione su questa area in particolare» che negli ultimi giorni è stata strategicamente messa a fuoco da mani ignote sulle quali si indaga. Ma al di là di questi episodi il piano antincendio del Parco del Pollino anche quest’anno ha dato ottimi risultati in termini di salvaguardia e controllo del territorio. In Basilicata la situazione «è sotto controllo» ha dichiarato Pappaterra nel corso della conferenza stampa che ha messo in luce le continue azioni incendiarie partite attorno alla Madonna del Castello e che hanno coinvolto anche i comuni di San Basile e Saracena. Per questi motivi, «visto che la stagione estiva non è finita» si è chiesto al comando generale dei carabinieri forestali del parco ma anche al comando provinciale, «perchè molti inneschi partono fuori parco» di poter dare «maggiore attenzione» a questa aree a rischio.