CASTROVILLARI – Forza Italia non si esprime ancora sull’Ecodistretto previsto nella cementaria. Lo scrive il suo coordinatore cittadino Roberto Senise, il quale esprimerà come partito la sua posizione solo dopo aver “visionato il progetto” di cosa si vuole realmente fare e soprattutto dopo aver visionato “uno studio epidemiologico in quelle realtà dove insiste un impianto del genere a tutela della salute dei cittadini. Da un lato, scrive Senise, “consideriamo che in quei territori dove insistono una pluralità di interventi produttivi come agricoltura , turismo, insediamenti industriali ecc, si è registrato un aumento del reddito pro-capite e del PIL che certamente è un indice di ricchezza”. Dall’altro “da non sottovalutare la royalty di un milione di euro all’anno nelle casse del comune che certamente darebbero respiro non solo per estinguere i debiti”. In tutto ciò vi è anche “non meno importante la stabilità a quei lavoratori in cassa integrazione che vedono il proprio futuro lavorativo incerto e prossimi al licenziamento e che la questione della loro stabilizzazione non può essere legata esclusivamente all’eco distretto ma anche ad altre forme di inserimento lavorativo in altri settori di cui la politica ed i sindacati devono farsi carico”. Infine l’impatto ambientale, “il più importante di un impianto ai piedi del Parco Nazionale del Pollino con l’aumento del traffico veicolare di tir ricolmi di spazzatura per centinaia di migliaia di tonnellate, ed in modo particolare la salute dei cittadini. Secondo Senise, non basta un Consiglio comunale aperto che si è svolto ma serve “coinvolgere tutti i comuni dell’area”. Molto diversa la posizione del Coordinamento Politico Liste Civiche di “Solidarietà e Partecipazione” che punta il dito sull’approvazione in Consiglio comunale “sulla Manifestazione di Interesse al megaimpianto di trattamenti rifiuti, al servizio della provincia di Cosenza, che vorrebbero collocare nell’area del cementificio” approvata da una maggioranza sempre “più traballante e risicatissima”. Una “questione che, se concretizzata, sferrerebbe un colpo gravissimo a tutto il territorio” spiegata attraverso “una serie di strafalcioni tecnici e interventi tanto “di bandiera” quanto vuoti di ogni analisi dei problemi collegati”. A nulla sono valsi secondo le Civiche “i richiami alla ragionevolezza della CGIL, con relativa richiesta di moratoria, nè la “pesante” assenza dei Sindaci di popolazioni interessate –Frascineto e Civita- quanto e più di quella di Castrovillari, né ancora l’assenza del Presidente del Parco, né invitato né coinvolto in quella che è una “fuga in avanti”, ma nel buio più pesto, del sindaco Lo Polito”. Lo stesso Assessore all’Ambiente Pace è toccato “l’onere, insostenibile, di una relazione per tentare di giustificare una iniziativa relativa ad un progetto di cui si sa poco e niente e che lo ha costretto ad ammettere –con encomiabile onestà intellettuale – di non saperne, appunto, più di tanto, glissando o rispondendo con imbarazzati “non lo so” a otto delle undici domande poste, anticipatamente e per iscritto dalle Liste Civiche di Solidarietà e Partecipazione”. Erano presenti in Consiglio i lavoratori del cementificio,” che magari hanno capito la deplorevole strumentalizzazione a cui sono fatti oggetto. E ai quali abbiamo ribadito il nostro pieno appoggio, assieme alla richiesta di riapertura del “tavolo” territoriale di concertazione inopinatamente, di fatto, chiuso da Lo Polito. Richiesta respinta dalla maggioranza”. Oltre a tanti cittadini “che hanno più volte fatto sentire la propria insofferenza per una scelta grave e pesante, portata avanti nella clandestinità più assoluta”. Sulla possibilità della dell’introido di di indennizzo per il Comune le Civiche non hanno dubbi: “il nocciolo del problema sono i soldi per Lo polito e i suoi fedeli. Un bel milioncino di euro all’anno di indennizzo (ma gli indennizzi non si danno a chi subisce un danno?…) e passa la paura. Poco male se questi “trenta denari” sono il prezzo del tradimento della gente di tutta l’area del Pollino”.