COSENZA – Per metà settembre l’emergenza rifiuti (che in realtà è già in atto) potrebbe diventare molto concreta e tangibile. Per questo non c’è molto tempo da perdere e decidere in fretta dove allocare l’Ecodistretto che la Regione Calabria ha ipotizzato di costruire nell’ambito Ato della provincia di Cosenza. Ieri nella città bruzia l’incontro con i vertici dell’Ato ed i sindaci del territorio provinciale ha dato una sorta di ultimatum: o decidono i sindaci o presto arriverà un commissario a scegliere il sito più idoneo per far nascere l’Ecodistretto. Nel panorama delle disponibilità ufficiose ed ufficiali restano in piedi le ipotesi di Acri (il cui sindaco Pino Capalbo ha però manifestato la volontà di attivare lo strumento del referendum per poter capire cosa ne pensa la sua comunità) e Castrovillari (che mesi fa aveva adottato una delibera di consiglio per candidare parte della superficie dell’Italcementi ad ospitare la struttura). Marcello Manna e Vincenzo Granata, presidente e vice dell’At Cosenza, hanno riferito che nel corso dell’ultimo incontro avuto con Angela Rizzo, assessore regionale al ramo, e gli altri presidenti degli Ato provinciali calabresi, la Regione ha manifestato la volontà di chiudere presto la partita della decisione perchè non c’è più molto tempo a disposizione. L’obbiettivo, in termini di raccolta, è arrivare al 65% di differenziata su tutto il territorio provinciale per il 2020. Tradotto in termini di tonnellate di rifiuti significa passare dalle 270mila prodotte oggi alle 175mila. «Numeri destinati ad abbassarsi – ha spiegato il progettista dell’impianto, Francesco Martino della Martino srl che ha vinto l’appalto per la progettazione dell’ecodistretto – man mano che l’aumento del ricliclo aumenterà. Quando l’impianto sarà a regime solo l’8% dei rifiuti sarà smaltito in discarica, il resto totalmente riciclato e con una parte di umido verrà creato biometano che permetterà non solo la riduzione nella tariffa della spazzatura ma anche in quella della forsu». Sul Pollino ora si deve decidere che fare, per questo in settimana l’assessore all’ambiente Pasquale Pace ha manifestato la volontà di incontrare le altre municipalità per trovare una strategia comune se possibile.