CASTROVILLARI – Solo dieci comuni presenti (Castrovillari compreso) su ventisei attesi alla riunione per un confronto territoriale sull’Ecodistretto. L’incontro proposto dall’amministrazione comunale della città del Pollino non ha sortito l’effetto sperato. Molte assenze (alcune giustificabili per impegni istituzionali) soprattutto dai comuni più vicini all’impianto ed il comune di Frascineto che, presente, ha ribadito la sua contrarietà alla soluzione castrovillarese. Ma per Castrovillari la disponibilità del sito Italcementi per ospitare uno dei due ecodistretti che la regione dovrà costruire nell’Ambito territoriale della provincia di Cosenza resta per offrire «una soluzione» alla questione della gestione rifiuti per il comprensorio Pollino, Esaro e Alto Tirreno. L’emergenza rifiuti può diventare un problema serio se non si interverrà con una decisione che sia capace di contemplare le richieste del territorio e le sue “paure”. Vero è che però nel piano dei rifiuti regionali c’è un sostanziale limite alla candidatura proposta da Castrovillari come per altri siti nella provincia: quella distanza minima di due chilometri dai centri abitati per l’impianto di compostaggio che rientra nella filiera dei rifiuti da gestire all’interno dell’Ecodistretto. Ed allora la proposta dell’amministrazione castrovillarese è stata quella di inviare alla Regione la richiesta di poter accogliere a Castrovillari tutta la filiera dei rifiuti tranne che il compostaggio che andrà ospitato in un altro sito, seguendo le linee proposte dalla regione. Una scelta che l’assessore Pasquale Pace porterà nella prossima riunione della comunità d’ambito rimanendo «convinti che il sito Italcementi possa ospitare l’impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti» escludendo la filiera del compostaggio.