Duplice omicidio a Castrovillari: il Tdl conferma la misura in carcere per Adduci

tribunale legge uguale N

tribunale legge uguale N

 

Confermata dal Tribunale della Libertà la misura cautelare in carcere per Francesco Adduci il 56enne di Cassano allo Ionio arrestato il 15 novembre scorso, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro nell’ambito delle indagini, tuttora in corso, sul duplice omicidio avvenuto il 4 aprile scorso ai danni di Maurizio Scorza, 57 anni, di Cassano, e di sua moglie, la trentottenne tunisina e Hanene Hedhli.

Adduci è stato arrestato, su richiesta della Dda di Catanzaro «sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di concorso, con soggetti allo stato ignoti, in duplice omicidio con l’aggravante della premeditazione, nonché del metodo mafioso e dell’agevolazione mafiosa». Per gli inquirenti il 56enne avrebbe attirato «con l’inganno Maurizio Scorza all’interno del proprio podere, ove poi quest’ultimo trovava ad attenderlo i propri sicari».

I difensori dell’uomo, gli avvocati Andrea Garofalo e Salvatore Sangiovanni, del foro di Castrovillari, nel corso dell’udienza tenutasi lo scorso primo dicembre avevano chiesto per il loro assistito la remissione in libertà o una misura cautelare meno gravosa. Per gli avvocati nei confronti di Adduci le accuse «non sarebbero suffragate da elementi di riscontro e non sussisterebbe il pericolo di reiterazione del realto». Tesi però rigettate dai giudici del Tribunale della Libertà confermando la misura cautelare in carcere.