MORANO CALABRO – Primo giorno di intenso lavoro per gli uomini del cielo che con i canadair del servizio regionale sono intervenuti in una duplice attività nel territorio del Pollino al fine di domare i roghi, probabilmente di origine dolosa, che sono divampati tra Castrovillari, Morano Calabro e San Basile. Dopo la prima emergenza che ha visto impegnate le squadre del Corpo Forestale dello Stato provenienti dai comandi stazione di Civita e Morano Calabro, verso l’ora di pranzo si è innescata un’altra emergenza sul versante compreso tra Morano Calabro e San Basile. Lì fino a pochi minuti fa hanno lavorato, sotto lo stretto coordinamento da terra degli uomini del Comando Stazione di Civita e Castrovillari, ben due canadair che hanno effettuato una ventina di lanci in località Sassone, per circoscrivere l’incendio divampato in quella zona. Dalle prime stime sarebbero circa una diecina, in gran parte di macchia mediterranea, gli ettari andati in fumo in questa località, molte delle quali in zona fuori dal perimetro protetto del Parco Nazionale del Pollino. Per far operare al meglio gli aerei provenienti dalla bae di Lamezia  si è dovuto provvedere a disattivare le linee elettriche che attraversano quella zona di montagna. Al momento sia il rogo di Manfriana che quello di Sassone sono stati spenti. Si conclude così, dunque, la prima giornata di incendi nel Pollino per il Corpo Forestale e Vigili del Fuoco.