Detenuto colpisce un agente di polizia penitenziaria con un pugno al viso

carcere cv

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CASTROVILLARI – Gli ha sferrato un violento pugno sul viso, dopo il reiterato invito ad emtrare nella camera detentiva al rientro dalla doccia giornaliera. Un detenuto di origine campana si è reso protagonista di una aggressione ad un Assistente Capo della Polizia Penitenziaria all’interno del reparto B della casa circondariale di Castrovillari. Solo grazie alla presenza di altri detenuti che hanno bloccato l’aggressore e al pronto intervento di altri agenti che lo hanno riportato alla calma e accompagnato nella camera detentiva si è potuto evitare il peggio. La notizia è stata diffusa da Vincenzo Ventura, delegato regionale USPP (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria) sindacato che rappresenta anche la Confederazione UGL nel Comparto Sicurezza, che ha segnalato anche la «professionalità ed il sangue freddo dell’agente coinvolto che ha mantenuto la calma chiamando i rinforzi nonostante il forte colpo al viso». Prontamente accompagnato presso il Pronto Soccorso cittadino l’agente ha riportato una contusione allo zigomo destro e un taglio al labbro inferiore guaribili in sette giorni. «A lui – ha scritto Ventura – và la nostra vicinanza e solidarietà ovvero il ringraziamento per l’intervento che nonostante le conseguenze riportate ha permesso di bloccare il detenuto violento; ci auspichiamo che vengano presi immediati provvedimenti sanzionatori nei confronti dell’aggressore, che evidentemente pensava di trovarsi non in carcere ma in albergo, ed in primis il tempestivo trasferimento in altra struttura penitenziaria. Fatti del genere destabilizzano l’umore e l’impegno di tutto il personale del Corpo, perché il pensiero di essere aggrediti senza motivo o essere sbeffeggiati non aiuta certamente il corretto svolgimento del proprio servizio». Secondo il rappresentante della Uspp «appare evidente a tutti che, nonostante gli sforzi della direzione, è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità del penitenziario di Castrovillari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche di tutti i reparti di polizia penitenziaria. Il blocco delle assunzioni dell’ultimo decennio ha lasciato invecchiare il personale di un intero istituto, la cui età media oggi e sui cinquanta anni con problemi di tenuta fisica; turni giornalieri di otto ore e 30/40 ore di straordinario mensile non aiutano certamente. Inoltre urgono importanti interventi strutturali sempre annunciati ma mai realizzati, come l’installazione delle docce in tutte le camere detentive che avrebbe evitato sicuramente l’evento critico odierno. Auspichiamo quindi l’adozione di idonei correttivi da parte del capo del Dap Francesco Basentini e del guardasigilli Alfonso Bonafede rispetto alla situazione non solo di Castrovillari ma di tutti gli istituti calabresi, ormai vicini al collasso, dotando la Polizia Penitenziaria di strumenti adeguati a contrastare simili comportamenti che spesso vengono perseguiti esclusivamente sotto l’aspetto disciplinare e quindi ininfluenti e inutili».