Depurazione. Tamburi, Tocci e Catapano infuriati con Lo Polito: il filo rosso finisce qui

depurazione incontro Catanzaro

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CATANZARO – Potrebbe non realizzarsi più il progetto sulla depurazione che vede coinvolti i comuni di Civita, San Basile e Frascineto insieme a quello di Castrovillari per un ammontare di 16 milioni di euro. L’opera definita storica fino a qualche giorno fa, oggi potrebbe diventare un clamoroso boomerang per il parere negativo dato all’opera dal Comune di Castrovillari che oggi, in sede di tavolo tecnico con la Regione Calabria ed il commissario straordinario unico per la depurazione, ha proclamato per bocca di un suo delegato che ha partecipato alla riunione regionale. «Il comportamento ambiguo del Comune di Castrovillari sul progetto della depurazione delle acque rischia di pregiudicare l’intero finanziamento che i nostri comuni si sono aggidicati in partenariato. L’atteggiamento del Sindaco, Domenico Lo Polito, è davero la pietra tombale sull’esperienza del “Filo rosso” che con questa farsa di oggi può dirsi conclusa». I Sindaci di San Basile, Vincenzo Tamburi, di Civita, Alessandro Tocci, e Frascineto, Angelo Catapano, non usano mezzi termini e puntano il dito contro l’amministrazione comunale di Castrovillari, che oggi alla riunione presso la Regione Calabria alla presenza dell’ingegnere Ragozzino della struttura del Commissario Straordinario Unico per la deputrazione (CSU) ha espresso parere negativo al progetto già dichiarato valido nel maggio scorso. Nel corso della seduta il geometra Francesco Bianchimani, delegato dal primo cittadino di Castrovillari a rappresentare il comune del Pollino, avrebbe avanzato alcune problematiche relative al progetto che in sede di discussione sarebbe state chiarite. Ma questo non è servito per ammorbidire la posizione intransigente del comune di Castrovillari. In particolare secondo le osservazioni di Castrovillari il progetto non convince in quanto andrebbe prevista la suddivisione e la progettazione delle reti bianche e nere. Questione che i tecnici avrebbero affrontato con la presenza degli scolmatori di pioggia, facendo presente che i quattro comuni (Castrovillari, Civita, San Basile e Frascineto) su queste linee guida erano già d’accordo nella riunone romana di qualche settimana fa nella quale si è dato l’ok per le scelte progettuali che oggi vengono rimesse in discussione e per le quali tutti gli enti coinvolti, anche a livello provinciale e regionale, hanno deliberato il parere positivo. «Il comune di Castrovillari – hanno aggiunto i sindaci di Civita, Frascineto e San Basile – non presenta alcune documentazione tecnica a supporto del parere contrario espresso oggi e così facendo rischia di farci perdere un finanziamento importante di 16 milioni di euro per un’opera che tutti insieme, compreso Castrovillari, abbiamo definito pochi giorni fa di portata storica per il nostro territorio e per la visione d’insieme che ci ha visto, fino ad oggi, protaognisti di un progetto importante a servizio delle nostre comunità».