CASTROVILLARI – In «tanti» hanno «capito che occorre stare a casa. Tanti ma non tutti, purtroppo». Ma ai cittadini virtuosi e rispettosi delle regole restrittive per arginare la diffusione del Coronavirus il Sindaco, Domenico Lo Polito, dedica il suo ringraziamento per contribuuire fattivamente a questa battaglia al virus che sta mettendo in ginocchio l’Italia. Per invitare la cittadinanza al rispetto rigoroso delle prescrizioni del Dpcm che destina la possibilità di mobilità solo per motivi strettamente necessari di lavoro, salute o necessità comprovata, sono scattati in questi ultimi due giorni controlli massicci delle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri forestali, Polizia Municipale) che hanno portato a diverse denunce nei confronti di cittadini trovati in giro senza motivi di necessità. Anche per le forze dell’ordine il primo cittadino ha speso parole di elogio per il «lavoro egregio di controllo a tappeto del territorio e di chi non ha capito un messaggio semplice semplice: si esce solo per necessità». Le misure restrittive sono – ricorda Lo Polito – «a salvaguardia di noi tutti e la pubblicazione di questa notizia deve costituire un monito per tutti noi ad evitare che domani vengano rilevate altre violazioni e scattino nuove denunce. Lasciamo il virus fuori dalle nostre porte e restiamo a casa. Vi invito, vi esorto, vi prego anche, ma oggi è importante che tutti seguiamo le regole per combattere questo maledetto virus. Restiamo a casa». I controlli delle forze dell’ordine hanno riguardato anche i locali pubblici sia per verificare la chiusura di quelli destinati al provvedimento emanato ieri e sia per il controllo degli orari di chiusura di quelli autorizzati ed il monitoraggio della distanza di sicurezza. Nel settore merceologico tutti si stanno comportando seguendo le disposizioni del Governo in tema di emergenza da Coronavirus. A Saracena, invece, i controlli messi in campo dalla Polzia Municipale e dai Carabinieri della locale stazione hanno portato alla denuncia di un uomo di Morano Calabro trovato in giro per il paese senza giusta causa.