Coronavirus. In ospedale tre casi certi. Creato percorso di sicurezza per il Pronto Soccorso

ospedale cv coronavirus

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CASTROVILLARI – E’ una macchina organizzativa che va affinando le procedure e la dotazione organizzativa minuto dopo minuto quella dello Spoke di Castrovillari, chiamato ad essere ospedale Covid 19 nel corso dell’emergenza sanitaria calabrese. Proprio per questo la direzione sanitaria attraverso il dottor Raffaele Cirone e la dottoressa Pia Minella e il dottor Giuseppe Maurelli, che sono di ausilio nel coordinamento di questa fase, hanno approntato un percorso di sicurezza per i casi sospetti che evita, dunque, qualunque contatto con le strutture sanitarie del Pronto Soccorso, al fine di evitare qualunque promiscuità tra malati. Al momento nel reparto di Broncopneumologia – che vede come responsabile il dottor Schifino – accoglie 11 persone 8 delle quali con sintamotologia sospetta alle quali è stato eseguito il tampone che nel giro di 72 ore darà gli esiti provenienti dal laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza, mentre 3 sono i casi conclamati di Covid 19 (due di Cariati ed uno del basso jonio) che vengono trattati con l’ausilio di tutte le unità operative coinvolte in questa emergenza sanitaria coordinate dal dottor Giampaolo Malomo. Due sono i decessi di persone tra i sessanta e i settantasette anni che erano state ricoverate in reparto in queste ore e delle quali però si attende l’esito dei tamponi per capire se possano essere riconducibili al Coronavirus o per malattie pregresse. In attesa di ciò i parenti dei deceduti sono state posti in quarantena obbligatoria al fine di scongiurare eventuali diffusioni del contagio. Un lavoro, quello dell’ospedale di Castrovillari, che in queste ore si arricchisce del contributo del radiologo Antonio Varcasia, responsabile facente funzione dell’Unità di diagnostica radiologica, per quanto riguarda gli esami diagnostici della Tac e e del dottor Francesco Tirone, chiamato a gestire temporaneamente l’attività endoscopica toracica. Tra gli otto casi in attesa di esito del tampone c’è anche un operaio di Castrovillari. L’ospedale intanto si sta attrezzando per accogliere nuovi posti letto ed allargare la capacità di ricezione di eventuali casi e sintomatologie sospette. I locali dell’Ortopedia si stanno organizzando per accogliere i posti decretati nel nuovo schema sanitario regionale dedicato all’emergenza, così come la parte di Medicina che doveva ospitare la lunga degenza potrebbe essere funzionale ad accogliere altri posti in caso di bisogno. Senza contare che per aumentare la dotazione dei posti di rianimazione si sta considerando di poter utilizzare le sale operatorie mai entrate in funzione come spazi efficienti per poter accogliere macchinari e strumentazioni utili ai casi più complessi. Ciò che manca è la dotazione organica di infermieri ed operatori socio sanitari dei quali ora si ha estrema necessità per poter assistere i malati già presenti e non sottoporre a turni stressanti gli operatori già in campo. Così come serve personale per poter far entrare in funzione la tenda del triage installata nei pressi del presidio ospedaliero e pronta per entrare in funzione. Massimo è lo sforzo del personale che concorre a questa macchina organizzativa e di assistenza sanitaria e c’è speranza quanto prima di attivare nuovi posti letto e dare assistenza a chi ne ha bisogno.