CASTROVILLARI – La segreteria territoriale Confial di Castrovillari definisce una situazione «singolare» e «kafkiana» la querelle tra le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil ed il Sindaco di Castrovillari sulla questione dei precari del Comune. E prende posizione a favore del Sindaco evidenziando che «proprio quelle organizzazioni silenti, a volte servili e capziose» oggi «gli si rivoltano contro in cerca di inesistenti primo geniture sul processo di stabilizzazione di questi lavoratori trascurati persino dalle R.S.U. elette in seno all’Ente». Nel corso del tempo – infatti – la Confial «in assoluta autonomia e libertà di pensiero, giudizio e azione, ha contestato un comportamento non attento ed adeguato verso gli ex lavoratori LSU/LPU alla amministrazione guidata dal Sindaco Domenico Lo Polito, a volte non dovute a responsabilità dirette dell’Amministratore ma indotte della dirigenza interna, che risulta essere inadeguata e fuori dal tempo». Per questo alla luce delle ultime discussioni in merito la segreteria territoriale di Castrovillari esprime vicinanza rispetto alla posizione del Sindaco Lo Polito esprimendo il «totale dissenso verso la scelta della triplice che avrebbe voluto dirottare tutte le risorse economiche dell’Ente verso l’aumento delle ore lavorative ai part time, già stabilizzati a tempo indeterminato, in maniera indiscriminata e non selettiva piuttosto che sulle effettive esigenze dei servizi da erogare e quindi attraverso un serio e governato processo di stabilizzazione del precariato in seno all’Ente che risulta essere una risorsa preziosa e strategica per lo stesso». I 42 lavoratori, ormai in forza all’ente da circa 20 anni, assicurano «con impegno e professionalità i servizi essenziali per i cittadini e senza dei quali l’amministrazione sarebbe, nei fatti, costretta a consegnare le chiavi del Municipio al signor Prefetto». La Confial ha già richiesto uno specifico incontro al Sindaco per «affrontare la vicenda e ritarare le modalità riferite al processo di stabilizzazione, nonché quelle relative all’uso del salario accessorio e al contratto integrativo decentrato che sino ad ora, anche per colpa espressa della R.S.U. dell’Ente che fa sempre capo alla triplice, è stato sempre negato ai lavoratori ex LSU/LPU in maniera irresponsabile ed utilizzato in maniera discrezionale da parte della dirigenza dell’Ente».