Condannato presunto scafista. Portò sulle coste calabre 290 profughi

carcere castrovillari

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CASTROVILLARI – C’era lui alla guida dell’imbarcazione carica di profughi che nel giugno 2016 fu intercettata e soccorsa in acque internazionali da una nave irlandese. Komal Moudou Tanapo, proveniente dal Mali, è stato inchiodato alle sue responsabilità di presunto scafista dalle testimonianze di tre naviganti che il 29 giugno 2016 erano a bordo del fatiscente natante che portava verso l’Italia 290 profughi in fuga dai paesi del nord africa, poi sbarcati al porto di Corigliano ed accolti nella rete di solidarietà calabrese messa in campo per i migranti del mare. Contro di lui oltre alle testimonianze di alcuni uomini presenti sull’imbarcazione anche diversi fotogrammi che gli attribuirebbero la responsabilità di scafista per la quale è stato condannato, presso il Tribunale di Castrovillari, a due anni e due mesi di reclusione. Durante il rito abbreviato svolto dinnanzi al dal Gup, Carmen Maria Raffaella Ciarcia, ed il pubblico ministero Antonio Iannotta, l’uomo (difeso dall’avvocato Andrea Bonifati) è stato condannato a due anni e due mesi di reclusione confermando la prospettazione accusatoria che lo vede colpevole dell’accusa di presunto scafista. E’ il 29 giugno 2016 quando, nell’ambito dell’operazione internazionale Frontex, una nave carica di migranti viene intercettata in acque internazionali da una nave irlandese che la traghetta fino al porto di Corigliano. Tanapo, di origine malese, viene subito indicato come lo scafista e messo agli arresti presso il carcere di Castrovillari con l’accusa di ingresso illegittimo nel territorio italiano e trasporto profughi secondo l’articolo 12 del testo unico sulla immigrazione. L’imbarcazione che lo vedeva alla guida – con l’ausilio nella consultazione della bussola di un altro uomo originario della Costa d’avorio – era partita dalla Libia con il carico di disperazione al quale le cronache quotidiane ci hanno purtroppo abituati. Ma scesi a terra, anche se provò a confondersi tra i migranti, Tanapo fu scoperto ed inchiodato alle sue responsabilità.