COSENZA – I militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale della Sila – Cosenza unitamente ai militari del Nipaaf del gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal tribunale ordinario di Castrovillari (cs), ufficio del Gip nei confronti di Antonietta Caruso, dirigente dell’Azienda in house della Regione Calabria denominata “Calabria verde”, responsabile settore foreste nonché delle guardie giurate particolari dello stesso ente e di Salvatore Procopio dott. Forestale, libero professionista. La Caruso e il Procopio, in concorso tra loro, hanno indotto Antonio Spadafora titolare azienda boschiva “Fratelli Spadafora”, già in regime di detenzione in carcere per altro fascicolo d’indagine (“operazione Stige” DDA Catanzaro) a farsi consegnare la somma di 20.000 euro, materialmente versata nelle mani della Caruso, al fine di far sbloccare delle autorizzazioni forestali per utilizzazioni boschive ferme da anni. Contestualmente questa mattina sono state effettuate perquisizioni all’interno dell’ufficio del Commissario Straordinario dell’azienda “Calabria Verde” nonché dell’Ufficio Settore Foreste, a Catanzaro dove sono stati sequestrati Pc e documenti. Le indagini derivano dal vecchio filone di Calabria Verde iniziate nel 2015 che vede ora concludersi un altro filone di attività con l’arresto delle due persone di questa mattina. 30 uomini sono stati impegnati in questa operazione denominata “Sblocca Tagli” i cui dettagli sono stati illustrati questa mattina in una conferenza stampa tenutasi nella sede del Reparto Parco Cosenza a cui ha partecipato il Procuratore della Repubblica id Castrovillari Dott. Eugenio Facciolla.