Commissariare i Consorzi di Bonifica. Duro intervento della Flai Cgil

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TREBISACCE- Non è andata giù alla Flai Cgil la decisione di una politica regionale “sempre miope” che “vuole commissariare nell’imminenza delle elezioni regionali i Consorzi di Bonifica, dimenticando gli effetti deleteri del passato.
E’ inaccettabile che un Amministrazione Pubblica assuma la decisione dell’avvio della procedura amministrativa del commissariamento del Consorzio di Bonifica di Trebisacce per mere finalità politiche ed elettoralistiche, ovvero in rapporto all’orientamento politico dei suoi interlocutori”. A scriverlo è il segretario generale della Faliu Cgil Silvano Lanciano. “Risulta inconcepibile e inaccettabile che la Regione Calabria si occupi del sistema dei Consorzi di Bonifica maldestramente, e con il rischio di produrre ulteriori gravi danni per il territorio e l’agricoltura calabrese. A nulla sono valse in questi anni le sollecitazioni e le mobilitazioni del Sindacato e dei lavoratori che hanno dovuto patire l’assoluta assenza della Regione ovvero di adeguate politiche dell’Amministrazione Regionale e del Dipartimento Agricoltura. Le maestranze, operai ed impiegati, sono rimasti senza salario per mesi e mesi, assicurando a proprie spese i servizi d’irrigazione e bonifica agli agricoltori consorziati”.
Il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce, presieduto da Marsio Blaiotta, “è uno dei più estesi tra gli 11 Consorzi della Calabria e con tutte le problematiche di quegli enti consortili che hanno ereditato la liquidazione di altri ( Sibari Crati ) e con le conseguenze delle gravi inadempienze della Regione Calabria quali i debiti della forestazione che ammontano ad almeno 83 milioni di euro”.  Lo stesso Consorzio di Trebisacce “ne accredita dalla Regione 15 milioni di euro oltre 5 milioni di euro per le note inadempienze riferite al Piano Industriale per la liquidazione dell’ex Consorzio Sibari Crati”. Con il reiterato impegno, della Regione Calabria, “ma puntualmente disatteso, di pagare al fine di assicurare le competenze di rapporto e fine rapporto di lavoro a tutti i dipendenti dell’Ente consortile”.Se la Regione Calabria e la Giunta Oliverio “avessero voluto mettere in campo adeguate politiche per la gestione del territorio e dei sistemi irrigui, e uso plurimo delle acque, avrebbero dovuto farlo fin dall’inizio della legislatura, anche a seguito delle sollecitazioni puntuali e costanti delle Organizzazioni Sindacali di categoria dei lavoratori del settore come delle organizzazioni dei produttori presenti su tutti i distretti agricoli della Calabria”.
Appaiono – conclude Lanciano – “quindi evidenti gli appetiti della politica, che si manifestano a pochi mesi dalle elezioni regionali e da quelle per il rinnovo delle cariche elettive in detti enti consortili, in barba agli interessi dei lavoratori dipendenti, del territorio e delle comunità locali interessate.
La Calabria non merita tutto questo, non possono essere utilizzati strumentalmente i beni comuni per meri interessi politici per la manipolazione del consenso, da una classe politica inetta e parassitaria”.