Comitati di quartiere e il fallimento delle modifiche

partecipazione attiva

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CASTROVILLARI – L’ultimo consiglio comunale di Castrovillari oltre agli evidenti problemi di tenuta della maggioranza ha mostrato il fianco al pressapochismo con il quale vengono gestite alcune questioni. In aula è ritornato il regolamento dei comitati di quartiere che è stato ridiscusso nella commissione consiliare deputata e modificato, dopo soli due anni dalla entrata in vigore, in alcune sue parti per rendere più snello l’iter di vita dell’organismo di partecipazione dal basso che ha già messo in evidenza le sue precarietà. Una modifica, però, che è servita a poco – o forse scarsa attenzione si è prestata nel corso dei lavori in commissione – visto che alcuni nodi fondamentali per la vita dei comitati di quartiere sono rimasti uguali al precedente regolamento. Il dato che più balza agli occhi – evidenziato anche dalle critiche della opposizione delle liste civiche – è il quorum per rendere valide le elezioni dei comitati di quartiere fissate (o meglio non modificate rispetto al passato) al 50% degli aventi diritto all’interno dei nove territori comunali in cui è divisa la città. Un’asticella di partecipazione altissima se si pensa che alle elezioni amministrative – che di sicuro hanno più appeal delle pur rispettabilissime consultazioni per i rappresentanti di quartiere – ha votato il 50% della popolazione della città, cioè diecimila persone. Senza contare il fatto che nell’atto deliberativo presentato in consiglio comunale non era stato inserito il termine per la riapertura delle candidature di quei quartieri che non possono procedere alla surroga dei componenti che hanno abbandonato i comitati per mancanza di candidati che si sono presentati alla prima consultazione. Le liste civiche, palesando le evidenti lacune e mancanze dell’atto presentato all’attenzione del consiglio, avevano chiesto di spostare i termini del voto sul modificato regolamento, per procedere ad una disamina più attenta delle questioni cruciali, ma la maggioranza ha deciso di farsi forte dei suoi voti, deliberando il regolamento nonostante risultasse lacunoso in molte parti. Peccato, però, che le Liste civiche siano andate a fare le pulci al regolamento solamente in consiglio comunale senza passare per la commissione che ne discuteva le modifiche.