CIVITA – La «rivoluzione» di Poste Italiane che «mira alla riduzione indiscriminata dei costi del servizio» fa «pagare i disagi» sempre di più ai «piccoli centri delle aree interne». Lo afferma il gruppo di Civita di “La Calabria che vuoi” intervenuto in queste ore per dare voce al lamento dei cittadini rispetto a questa incresciosa vicenda che si vive sul territorio. Poste Italiane S.p.A. ha deciso a livello nazionale che la posta «verrà consegnata a domicilio a giorni alterni, quindi uno sì e uno no. Tale distribuzione, avallata e regolamentata dall’Agcom, interessa ormai da tempo tutto il territorio nazionale». Ma a Civita la posta «quando và bene viene consegnata una volta alla settimana, altrimenti ogni quindici giorni – scrive La Calabria che vuoi – I cittadini si lamentano per la mancata ricezione, nelle ultime settimane, della corrispondenza, tra cui bollette di Enel, Telecom e altri gestori che, costringono i cittadini a subire forti disagi, senza parlare delle ricevute di ritorno delle raccomandate, delle lettere personali e gli acquisti su internet, che non arrivano a destinazione». Un cittadino nei giorni scorsi si è visto recapitare, nella cassetta personale, decine di lettere di altrettanti suoi compaesani. «La posta recapitata ad unica persona, contenente anche bollette e documenti importanti, dovrà essere prima restituita al postino, che dovrà poi provvedere a recapitarla ai reali destinatari. La vicenda tiene banco ormai da mesi. La riorganizzazione del servizio definito in macrozone non tiene ovviamente conto delle disposizioni geografiche dei territori dove esistono piccoli centri, abitati per la maggior parte da persone anziane che pensano che tale balletto, offerto gratuitamente da poste italiane, sia opera di qualche burlone smarrito da una compagnia teatrale di passaggio».