CASTROVILLARI – Mai come in queste ore il centro storico di Castrovillari si presenta vivo e partecipato. “Civta…nova, la manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale e la Pro Loco cittadina entra nel vivo. Dal tango al sax passando dalla danza tradizionale ai giochi di un tempo, la “Civita”, si anima in ogni suo angolo, tra gli slarghi e i vicoli di un luogo unico nel suo genere. Sarà difficile vederla sempre così viva, ma è un colpo d’occhio che fa ben sperare per il futuro. Una manifestazione che vede “tradizioni popolari che si sono amalgamate con la proposta gastronomica delle eccellenze territoriali attraverso i sentieri del gusto per rivivere la Castrovillari di un tempo attraverso balli, canzoni” affermano gli organizzatori. Quello che è spesso stato definito “ il salotto antico della città del Pollino si rivitalizza come un tempo”. Speriamo che da lunedì si continui a puntare maggiormente su questo scorcio cittadino. La formula può lasciare spazio ad interpretazioni o pareri discordanti ( vedi l’uso della moneta “ideata” per l’occasione) ma l’intento degli organizzatori era quello di “rivitalizzare” questa parte di città cercando di “non lasciare nulla al caso”. E quando si opera si fanno delle scelte, e alcune scelte hanno bisogno di tempo per capirne il proprio beneficio. Bello ad esempio l’impatto con la particolare illuminazione che ha impreziosito il centro storico. “Sicuramente la manifestazione ha qualcosa da migliorare” affermano gli organizzatori, ma, “la presenza nel centro storico di tante persone, ha regalato al borgo antico il fascino che merita con un rilancio legato alla territorialità e alle sua bellezze”. Si è quindi soddisfatti per quanto fatto, lo spazio alle proposte su cosa e come si potrebbe ancora fare lo rimandiamo eventualmente a dopo. Tutto può essere migliorabile, l’importante è rimboccarsi le maniche e pensare e realizzare qualcosa. Gli organizzatori non hanno dubbi, strizzano l’occhio a “questa nuova imprenditorialità legata alle botteghe artigiane, all’eccellenza enogastronomica ma anche agli incontri culturali, di musica, danza, aggregazione, confronto e arte a tutti i livelli, ingredienti questi necessari per “ recuperare” e ridare vita ai centri storici per ripensare al nostro sviluppo, evitando gli errori del passato”.