Civita…nova e le sue produzioni tipiche. Domani convegno al Castello Aragonese

cipolla civita nova

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CASTROVILLARI – Fa discutere particolarmente in questi giorni la manifestazione Civita…nova. In particolare sul web dove si sta alimentando una polemica sulla sua riuscita in questa edizione. In parte il Sindaco Lo Polito ha risposto a chi criticava l’assenza di attività legate alla somministrazione. In pratica servono i requisiti per tale attività e solo coloro che li hanno possono farla. Per cui probabilmente lo scorso anno erano in molti i “fuorilegge”, oppure quest’anno non si è gradita la formula dei dieci giorni, da molti ritenuta troppo lunga o si è sbagliato qualcosa dal punto di vista organizzativo. Poche attività di somministrazione, ma forse ci vorrebbe anche qualche artigiano in più lamentano coloro i quali in queti igorni hanno fatto visita nel centor storico. In compenso però, ed è forse questo il cambio di rotta che ha voluto dare l’Amministrazione sono diversi  e vari i momenti culturali della manifestazione. Domani (ore 18 Castello Aragonese) sarà la volta del convegno sulle produzioni tipiche e in particolare sulla Cipolla Bianca di Castrovillari, con il primo Concorso che vuole riconoscere questa produzione a chi la coltiva con particolare risultati- a cui  andrà ogni anno l’opera creata  dall’artista Francesco Ortale-, celebrerà quest’altra opportunità identitaria- che offre la Zona-  A sottolinearne la “ricchezza verde” ci sarà Luigi Gallo del Ce.Da. n.2 Centro Divulgazione Agricola dell’ARSAC accompagnato  dai contributi del sindaco, Domenico Lo Polito, del  Presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro, del Presidente provinciale C.I.A., Ferdinando Mortati, e del Vice Presidente provinciale della Conagricoltura, Gabriella Martilotti.
Concluderà il momento Mauro D’Acri, consigliere regionale, delegato all’agricoltura, che richiamerà, con riferimenti e dati alla mano, il ruolo e l’importanza di tutelare le produzioni tipiche per lo sviluppo socioeconomico ed endogeno dei territori che le godono.