CASTROVILLARI – Presentato all’interno dell’Accademia dei saperi e dei sapori il manifesto dell’edizione 2017 di Civita…nova. L’evento per vivere il centro storico ha visto, nella ufficializzazione dell’immagine guida di questo anno, la presenza del Sindaco, Domenico Lo Polito, dell’assessore al turismo e vice sindaco, Francesca Dorato, ed in rappresentanza della Pro Loco Eugenio Iannelli, presidente, e Gerardo Bonifati. Accanto a loro anche Franco Pirrera, delegato all’evento per conto dell’amministrazione comunale, ed il consigliere Nino La Falce che fa parte dello staff amministrativo delegato per l’edizione 2017 di Civita…nova. Ispirato ad un disegno del pittore Prosper Barbot (che nel suo viaggio in Calabria fermò su tela uno scorcio del centro storico) il manifesto vede in primo piano il volto di Piero Rizzo, componente storico del gruppo folklorico della Pro Loco, che «respira il fuoco della passione e della gioia, quel fuoco che riscalda e non distrugge, e si trasforma in uno dei tanti artisti di strada che, radunati nei vicoletti, in quelle piazzette trasformate in teatri popolari, con il fuoco allietano, divertono e incuriosiscono i passanti» scrivono nella presenrazione Stefano Ferrante ed Elmira Boosari, ideatori della locandina. Manca il programma dell’evento che – è stato affermato nel corso della serata – verrà presentato il primo giorno di Civita…nova. Peccato. Un evento che punta a rivitalizzare e valorizzare il centro storico e le arti ed i sapori della città e del comprensorio non può avere questi ritardi (come spesso avviene per tante manifestazioni cittadine), perchè così facendo sceglie di non attirare turisti, di non voler essere attratore di “visitatori”, ma si accontenta di parlare al pubblico locale e dei paesi limitrofi. Così come da sempre l’evento manca di una identità forte che ne tracci un percorso culturale e gastronomico. Ma diventa un calderone di tutto e tutti, senza un filone ben preciso. Se Civita…nova vuole diventare un evento che punta l’attenzione sull’arye di strada (ben venga, almeno avrebbe una identità precisa anche se forse non quella delle origini, ma nel tempo le cose possono anche rinnovarsi) si eliminino tutti gli altri orpelli non indispensabili e che sottraggono risorse utili alla promozione. Oppure se vuole diventare un evento enogastronomico si investa risorse su eventi qualitativamente alti per rilanciare l’enoturismo e la cucina di qualità che in questo territorio ha un areale di grande spessore richiamato spesso dal giornalismo di settore. Altrimenti si rischia di trasformare la “civita” (il centro storico) in una marmellata di cose che non hanno un filo conduttore. Senza contare che il centro storico ha bisogno (e lo si dice da sempre) di interventi strutturali, politici, economici che ne rilancino le potenzialità di borgo come culla di saperi e di sapori, luogo dove far nascere botteghe artigiane, ospitalità di diffusa e quant’altro si leghi alle caratteristiche di uno spazio che oggi vive alla deriva di se stesso, che si rifà un pò il look solo per quattro giorni all’anno. Per diventare spazio di Civita…nova. La novità di questa edizione è solo la realizzazione di una moneta, coniata appositamente per l’evento e del valore nominale di €1,00, €5,00 e €10.00, che sarà utilizzata per l’acquisto dei prodotti in vendita durante la manifestazione. La moneta verrà fornita al pubblico presso appositi punti di distribuzione dislocati lungo il percorso e gestiti dalla Pro Loco. Ma tra gli aderenti all’evento monta già la polemica per il fatto che a fine serata, da regolamento, il 15% di quanto incassato dovrà essere lasciato nelle casse dell’organizzazione proprio per le spese di produzione della moneta. A margine della presentazione del manifesto una brillante esibizione di quattro talenti locali: Daniele Moraca, Marco Trifilio, Mario Chiodi ed Elisa Costanzo ha regalato emozioni in musica al pubblico presente.