Centro per immigrati a Mormanno. Graziano: scelta sbagliata

CAMPO ITALSARC MORMANNO

CAMPO ITALSARC MORMANNO

 

MORMANNO – «Un centro per immigrati a ridosso della Salerno-Reggio Calabria e nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, in un luogo peraltro senza idonei sistemi di sicurezza, è profondamente sbagliato». Giuseppe Graziano, consigliere regionale di centro destra, entra nel merito della proposta che è stata diffusa da alcune indiscrezioni del Corriere della Sera. Se fosse vero quanto riportato dal quotidiano nazionale «sarebbe una soluzione non sicura per i migranti e lesiva di un territorio a cosi alta vocazione turistica – aggiunge Graziano – Servono meno campi di concentramento e più percorsi virtuosi di accoglienza, di studio, di rispetto delle regole per chi ha i requisiti, ed, insieme, meccanismi di rimpatrio e di aiuto ai Paesi da cui queste persone arrivano». Il Segretario questore del consiglio regionale e Presidente nazionale del movimento Il Coraggio di Cambiare l’Italia, fa sapere che parteciperà al consiglio comunale straordinario di oggi pomeriggio a Mormanno, chiamato a discutere proprio di queste indiscrezioni e convocato dal Sindaco Guglielmo Armentano. «È assurdo pensare – dice Graziano – che si possa impiantare un centro di identificazione ed espulsione – a cui è stato cambiato nome probabilmente per edulcorare la pillola – nel bel mezzo di un territorio a forte vocazione turistica che da anni è impegnato per accreditarsi tra le mete montane più ambite nonostante il taglio di servizi e diritti ai cittadini, tuttora in atto. Portare qui, in quest’area, gente destinata ad essere rimpatriata, quindi vulnerabile ed in preda ad uno stato di ribellione e disagio, sarebbe un atto completamente sbagliato. Sia chiaro – ribadisce ancora il Consigliere regionale – il problema non è rappresentato dai migranti – gente che in qualunque caso ha bisogno di aiuto e sostengo – ma dalla manifesta difficoltà a governare questa emergenza». Il luogo individuato per attivare il CPR – precisa Graziano – «non è idoneo né adeguato affinché le procedure di rimpatrio si svolgano in totale sicurezza. Innanzitutto perché è allocato in un ex campo base dei lavoratori dei cantieri autostradali e quindi senza adeguati strumenti di vigilanza, secondariamente perché la stessa struttura, che magari potrebbe essere riutilizzata proprio a fini turistici, si trova proprio a ridosso dell’Autostrada, appena dopo i guardrail! E se qualcuno degli ospiti oltrepassasse la recinzione?». Per questo Grazioni chiede di «vagliare e ponderare al meglio la soluzione affinché non si creino, domani, situazioni di criticità o disagio che si sarebbero potute evitare con una maggiore oculatezza delle scelte. Non siamo contro l’accoglienza – aggiunge Graziano – né contro l’integrazione. È nostro dovere essere solidali e assicurare i corridoi umanitari a chi ne ha bisogno. Ma l’immissione di un flusso di persone in preda alla povertà e ai disagi potrebbe far venir meno il principio della legalità all’interno di un territorio protratto verso il turismo. Oggi – conclude il Segretario Questore – parteciperò al Consiglio comunale di Mormanno e porterò la piena e incondizionata solidarietà al Consiglio Comunale ed alla cittadinanza, con la speranza che si possano trovare soluzioni adeguate a superare l’emergenza migranti».