CASTROVILLARI – Celebrato questa mattina l’anniversario della Liberazione. Valori imprescindibili ed inalienabili della democrazia, della libertà sono stati al centro della celebrazione che ha visto il corteo sfilare dal Palazzo di città fino al Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona e poi la Chiesa dei Sacri Cuori.
Questa ha accolto la Messa, officiata da Don Luciano Orea, il quale ha sottolineato il significato di chi ha donato la vita per gli altri e la Nazione- come Franco Castriota ricordato per i tanti. Un momento particolarmente sentito e commosso, caratterizzato dalla preghiera per la Patria, letta dal Capitano Antonio Gagliardi della Caserma “Ettore Manes”, e dalle parole del Sindaco, Domenico Lo Polito, con le quali è stato rilanciato il sacrificio di tanti per affermare i valori imprescindibili della persona e della Patria, segno quest’ultimo di appartenenza, nonché la dedizione delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito per garantire principi, rispetto delle regole e diritti, fondamentali per la collettività e per perpetrare senso e ruolo del bene comune. Un’occasione anche per rammentare alle giovani generazioni sacrifici e dedizioni per la crescita diffusa e partecipata della nazione centrata anche sulla capacità di uomini e donne nel far rispettare fattori inalienabili per lo sviluppo dell’esistenza. Il 74° anniversario della Festa della Liberazione si è tenuto in collaborazione con la Sezione Reduci e Combattenti “Ettore Manes” e la rappresentanza Vittime Civili di Castrovillari , nonché con il 21 Reggimento Genio Guastatori -Caserma “Ettore Manes”-, con il Corpo della Polizia Locale di Castrovillari, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria, il Corpo dei Vigili del Fuoco, le Associazione Nazionali Marinai d’Italia, Carabinieri e Polizia di Stato e con altri.
“Insieme con le Istituzioni ancora con orgoglio- ha ricordato il primo cittadino sottolineando pure il significato della fascia che indossa il Sindaco in queste occasioni- per affermare la presenza dello Stato e l’Italia nei Territori”, ma anche- ci piace far presente- ciò che esprimono tanti morti ammazzati nei Conflitti, come nella Seconda Guerra Mondiale, contro ogni sopraffazione la quale non può declinarsi con il bene della pace che induce, al contrario delle efferatezze e vessazioni, ad allargare lo sguardo, a guardare oltre l’orizzonte , in una fase completamente nuova della storia, caratterizzata, oggi purtroppo, da un affievolirsi, sempre più vistoso, dell’interesse per la realtà e, in molti casi, da una passività che paralizza, preoccupa, interroga e spinge a cambiare urgentemente passo, guardando chi ha versato il proprio sangue per la Libertà e la dignità della persona, come ci richiama- è stato detto- la giornata odierna. Ecco perché l’urgenza e la necessità di superare quella insicurezza esistenziale che uccide la speranza e blocca la capacità d’incontro, di dialogo e d’iniziativa a tutti i livelli.
Perciò- ha ricordato a margine della manifestazione il Sindaco, Domenico Lo Polito- è fondamentale non arrendersi. Ce lo hanno testimoniato, con la loro dedizione, coloro che sono Caduti per questo.