CASTROVILLARI – “Lo sport ha il potere di suscitare emozioni e di ricongiungere le persone come poche altre cose”. Le storiche parole di Nelson Mandela rispecchiano quella che è la filosofia della Polisportiva del Pollino che anche quest’anno ha conferito durante la seconda edizione di “Castrovillari sports Awards” riconoscimenti agli atleti che si sono particolarmente distinti all’interno delle società castrovillaresi. A fare gli onori di casa al Teatro Sybaris il Presidente della Polisportiva Luigi Filpo e il Sindaco della Città Mimmo Lo Polito. La serata, presentata da Luigi Di Dieco , ha visto premiare Nunzio Tripoli per il Queens Pollino Tennis club, Cristina Impoco per la Sport Time ginnastica artistica, Pasquale Frascino per la Corricastrovillari, Alessio Passarelli per la Seidokan Karate club, Rosario Iaquinta per la Castrovillari Motor Sport, la squadra over 40 maschile per l’Asd Tennis Club, la società Tennistavolo Castrovillari, Mattia Grieco per l’Accademia di Tai Chi Chuan Joseph Albert De Val, Giuseppe Senise per l’Avolio Boxe, Paolo Leonardi per la Pollino Basket, Nardo Leogrande per l’Asd Ciclistica, Biagio Berardi per il Volley maschile e Alberto Graziano per quello femminile. Quattro i premi “speciali” consegnati: Al piccolo Francesco Nardone, bambino di 11 anni affetto dalla sindrome di Down atleta tesserato con il tennistavolo Castrovillari che a breve e con grande entusiasmo inizierà la sua attività agonistica. A Roberta Valente, promotrice della squadra castrovillarese che ha partecipato ai Giochi senza Frontiere italiani e tenace runner, prima donna castrovillarese a partecipare alla maratona di New York. Spazio poi ad un pezzo di storia sportiva locale con la premiazione, per le mani del delegato provinciale del Coni Francesca Stancato di Franco Avolio per aver ottenuto dal Coni nazionale la Palma d’Argento al Merito Tecnico per l’anno 2015 in riconoscimento dei risultati raggiunti in qualità di tecnico sportivo. Premio che gli verrà conferito ufficialmente il mese prossimo a Reggio Calabria. Mimmo Lo Polito e Luigi Filpo, hanno sottolineato, nel conferire il riconoscimento ad Avolio la passione e dedizione dell’uomo, rappresentante di fatto dello storico spirito sportivo del capoluogo del Pollino. Infine premio speciale al Castrovillari calcio “per l’impegno costante nell’affermare una tradizione che è divenuta nel capoluogo de Pollino storia sportiva” La esaltante promozione nel campionato di serie D, dopo molti anni, rappresenta il migliore biglietto da visita di una Città che, attraverso lo sport in generale ed il calcio in particolare, vuole riaffermare l’idea vincente della passione, del sacrificio e dell’impegno che diventano valore se coniugati con la condivisione di tutti gli attori in campo. Il premio è stato ritirato dal giovane nigeriano Suleman Oyewale , appartenente allo Sprar cittadino a testimonianza che “ Integrazione ed Accoglienza, di cui lo Sport è sempre forte portavoce ed interprete nei secoli, hanno trovato pratica attuazione nel Castrovillari calcio” presente alla serata con i suoi presidenti Alessandro Di Dieco e Giuseppe Agostini. La maratona sportiva, che ha visto in precedenza di questo evento la presentazione della tappa del Giro d’Italia, era iniziata già il pomeriggio con un interessante Workshop dal tema “Il lavoro di base per far crescere piccoli talenti” a cura di Tonino Rocca allenatore delle nazionali giovanili under 14 e 15. Un momento per confrontarsi ma soprattutto un momento per tanti allenatori – educatori che gravitano in questo panorama sportivo di ascoltare le ragioni di un “calcio più semplice” che Rocca ha delineato nel suo accurato intervento. Prima di lui sul palco del Sybaris presentati da Mimmo Donato, storico Ds del Castrovillari calcio, sono intervenuti i tecnici Fabio De Sanzo, Carlo Cimicata, Carmine Pugliese e Enzo Patania. Un momento di formazione che meritava sicuramente maggiore partecipazione. Unica nota stonata, rimarcata dagli stessi intervenuti, infatti la scarsa partecipazione di chi con i giovani lavora quotidianamente in questo mondo dove spesso si pensa più alla quantità che alla qualità degli stessi.
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