SARACENA – Valori nettamente superiori alla norma confermerebbero la presenza di Escherichia Coli nelle acque del fiume Garga. E’ quanto trapela dalle analisi effettuate dall’Arpacal nel comune di Saracena a seguito del maxi sequestro che nel novembre scorso ha ipotizzato un danno ambientale che avrebbe danneggiato ed alterato l’equilibrio chimico e biologico delle acque del fiume che scorre nei pressi di Saracena e per il quale sono stati deferiti all’autorità giudiziaria il Sindaco, Mario Albino Gagliardi, ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico per violazione alla normativa ambientale. Secondo le prime indiscrezioni le analisi effettuate dall’agenzia regionale – a seguito dell’indagine del Nipaf, Nucleo investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Cosenza, attraverso una attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari – avrebbero registrato parametri ben oltre il limiti consentito. Inoltre i tecnici dell’Arpacal avrebbero registrato la presenza di sostanza organica biodegradabile presente negli scarichi idrici. L’indagine, scaturita dalla denuncia dell’esponente di Forza italia, Vincenzo Chiaramonte, ha accertato che le acque maleodoranti della rete fognaria formavano una cascata che finiva direttamente nel torrente Garga, senza passare per il depuratore. Un danno ambientale di vaste proporzioni che ha permesso di scoprire anche che i liquami, maleodoranti e di colore torbido e con residui di materiale solido, provenienti da una condotta della rete fognaria, dopo essersi incanalati, formavano una cascata che attraverso un costone scendeva fino al letto del torrente Garga. Un ulteriore punto di scarico delle acque reflue, che confluiva sempre all’interno del fiume, è stato inoltre scoperto nei pressi della Centrale Idroelettrica di proprietà dell’Enel a valle dell’abitato di Saracena. A seguito di tali accertamenti gli uomini del Corpo forestale dello stato hanno provveduto al sequestro di un pozzetto (nella foto di repertorio) e di una parte della condotta fognaria oltre allo scarico rinvenuto nei pressi della centrale idroelettrica. Il comune con somma urgenza dopo il sequestro sta affettuando i lavori della nuova condotta, che sono stati oggetto anche di polemica politica da parte delle opposizioni politiche.