Barbino inaugura il mandato da presidente dei cuochi cosentini: attenzione ai giovani e valorizzazione delle eccellenze

barbino cenasociale

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CASTROVILLARI – E’ coincisa con la consueta cena di gala dell’Associazione provinciale cuochi cosentini l’inzio ufficiale del mandato per il neo eletto presidente del sodalizio, Pino Barbino. Presso un noto hotel di Campotenese la delegazione di Castrovillari ha accolto con un buffet identitario gli ospiti del momento sociale impreziosito dal gemellaggio con l’associazione dei cuochi senesi che ha regalato un menù ricco di contaminazione e territorio tra le due regioni. «Agisco nel solo della presidenza Fabbricatore che è stata eccellente sotto tutti i punti di vista – ha dichiarato ai nostri microfoni Pino Barbino – sapendo di voler dare maggiore attenzione ai giovani nel loro percorso di formazione e alla valorizzazione delle eccellenze del territorio». Sono in pratica queste le due direttrici principali che il neo presidente dei cuochi cosentini ha tracciato per il suo mandato. Nella serata che ha messo in tavola i legumi del Pollino (dal fagiolo poverello alla lenticchia di Mormanno), la grande tradizione casearia e dei salumi, la lavorazione dei sott’oli e l’uso dei grani antichi con la presenza di Filomena Palmieri e le sue produzioni da forno, il menù ha proposto la ribollita toscana e il peposo alla fornacina (proposto dai cuochi senesi) e ancora il risotto carnaroli di sibari con zafferano di cassano e fonduta di formaggio, i raviolacci di pesce con crema all’ortica, l’hamburger di pesce spada con misticanda, bergamotto e cipolla di tropea proprio per raccontare al meglio gli areali di una terra tanto generosa quanto variegata nel comparto enogastronomico. Barbino ha anche sottolineato la volontà di cercare sempre più «sinergia» con i produttori nella «consapevolezza che insieme si può fare di tutto». Anche la Regione Calabria, infatti, ha firmato con l’associazione dei cuochi un protocollo d’intesa che li propone come ambasciatori nel mondo della dieta mediterranea di Nicotera, proprio nella consapevolezza che per la valorizzazione delle eccellenze regionali i cuochi sono «lo strumento operativo» per raccontare al mondo la qualità di ciò che abbiamo.