LUNGRO – Un laboratorio permanente basato sulla cultura, sulla socialità, sulla creatività, sulla solidarietà, sui diritti e sulla legalità che fornisca ai ragazzi ed alle ragazze servizi gratuiti. Arberia Lab, la mediateca popolare arbereshe, ideata a Lungro da Acta Ungra è un progetto realizzato grazie al supporto della Fondazione Terzo Pilastro e del Comune di Lungro. Dai primi di settembre nel comune arbereshe Wi-Fi libera, tablet, pc, laboratori di educazione non formale, eventi, presentazioni libri, fumetti, graphic novel ed ancora proiezione di film, documentari e piccoli spettacoli teatrali animano lo spazio che ha la volontà di porsi come accesso gratuito al mondo della cultura e della formazione. Il primo rapporto sulla povertà educativa minorile in Italia sottolinea la grave carenza di servizi per l’infanzia e gli studenti nel sud Italia, con un isolamento maggiore nei comuni delle aree interne, dove le comunità educanti sono deficitarie sia di strumenti che di strutture idonee allo sviluppo formativo degli utenti. Per dare risposta a questi bisogni, l’associazione ACTA Ungra ha ArberiaLab che altro non è che un contenitore che avrà tre macro-servizi: una mediateca, suddivisa in tre macro-aree come Diritti, Cultura (e Cultura Arbëreshë) e Ambiente; un Talent Hub, un incubatore di idee orizzontale in contrapposizione al clientelismo, un supporto semplice per la compilazione di CV, lettere di presentazione e uso dei Social Network a scopo lavorativo con particolare attenzione alle ragazze, ancora troppo emarginate dal sistema lavorativo soprattutto a livello locale; Uno spazio laboratoriale (ActaLab), un percorso che sposa le esigenze delle nuove generazioni fatto di laboratori trans-generazionali dedicati a giovani ed anziani. L’esigenza è quella di far incontrare e collaborare “nonni e nipoti”, nell’ottica di prevenire l’esclusione sociale e di creare un nuovo sodalizio che permetta la crescita culturale dei più giovani e che non disperda le conoscenze dei più anziani. «Arberia-Lab è un progetto ambizioso – ha commentato la presidente Maria Cristina Esposito – dove cultura, formazione e socializzazione saranno strumento di emancipazione e di contrasto all’esclusione sociale. Il nostro è un periodo storico complesso, lo è per noi, così come le nuove e vecchie generazioni. Abbiamo bisogno di elaborare strumenti comuni e nuovi modelli di socializzazione per provare a superare questa grande fase di difficoltà socio-economica». Per questa prima fase, la mediateca sarà aperta al pubblico il martedì, il giovedì e il sabato dalle 15:30 alle 19:30 e, accanto alle attività ordinarie della mediateca saranno attivati una serie di attività, di incontri pubblici con autori di libri, proiezioni e laboratori il cui calendario sarà aggiornato costantemente e comunicato sui profili social dell’associazione.