MORMANNO – Quattro focolai sparzi attorno alla cittadina di Mormanno stanno «mettendo a serio rischio l’incolumità delle persone, con danni a terreni privati e patrimonio boschivo incalcolabili». L’escalation dei roghi estivi che sta interessando la cittadina del Pollino non lasciano dubbi al vice sindaco, Paolo Pappaterra: «siamo di fronte ad un attacco ben organizzato, che si sta portando a compimento su tutto il territorio nazionale. Il Pollino ha sofferto e continua a soffrire con incendi dolosi, appiccati in zone raramente conosciute dai tanti. Quello che sta accadendo è un attacco terroristico bello e buono». La preoccupazione del giovane amministratore della cittadina dell’entroterra del Pollino – che ieri, in una giornata piena di turisti, si è trovata a fronteggiare incendi che sono arrivati nelle vicinanze di alcune strutture agrituristiche delle zone rurali – è che «stanno distruggendo il futuro dei nostri, e dei loro figli. Il futuro della nostra terra come risorsa naturale di inestimabile valore». Paolo Pappaterra, che insieme al Sindaco Giuseppe Regina e tutta la giunta comunale è in prima linea per monitorare l’escalation di queste ultime ore, lancia un appello «a questi criminali, dicendogli, fermatevi». In più si appella al Ministro dell’ambienye chiedendogli di «accogliere l’appello, giusto e deciso del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, a dichiarare lo stato di emergenza. La macchina statale e dunque organizzativa è fallita inesorabilmente, sarebbe un atto logico almeno tutelare la nostra regione e le aree colpite».