All’Albeghiero di Castrovillari, interessante seminario sul Grana Padano

foto grana padano 1

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CASTROVILLARI – Nei locali del Convitto, organizzata dai docenti Lino Bellusci, Giuseppe Cersosimo e Francesca Ramundo si è svolto, fortemente voluto dalla dirigente  dell’IPSEOA “Karol Wojtyla” di Castrovillari, Franca Damico, un seminario dedicato alla conoscenza, storia e utilizzo in cucina, di un alimento importante della cucina italiana:  il “Grana Padano.” Gli studenti delle classi quarte e quinte, hanno potuto conoscere dalla voce del dottor Paolo Parise, della “Grana Padano”, le caratteristiche di uno dei prodotti tipici del settore gastronomico italiano,che impiega ben 40.000 lavoratori, producendo quasi 5.000.000 milioni di forme all’anno, in 127 caseifici produttori. Un alimento DOP a pasta dura e cotta, nato nel 1134 nell’Abbazia Cistercense di Chiaravalle, pochi chilometri a sud di Milano, prodotto in apposite caldaie all’interno dei monasteri che possono essere considerati i primi caseifici. I monaci lo chiamarono caseus vetus, formaggio vecchio, ma il popolo non conoscendo il latino, cominciò a chiamarlo grana,  per la pasta granulosa e compatta. Ancora oggi viene prodotto nello stesso modo, tramite l’abilità dei maestro casari, utilizzando soltanto latte crudo,  messo a riposo in vasche per separare la parte grassa. Alla fine dell’incontro, è seguita la degustazione di forme di parmigiano invecchiate di 12, 24 e 34 mesi, di uno prodotto che mantenendo inalterata la propria identità e le proprie tradizioni, riesce ancora oggi a trasmettere le emozioni e  i sapori frutto della sua incredibile storia.