CASTROVILLARI – E’ stato pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il primo elenco degli alberi monumentali d’Italia approvato con Decreto del Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del 19.12.2017 e redatto ai sensi dell’art.7 della legge 14 gennaio 2013, n.10 e del relativo decreto attuativo 23 ottobre 2014. In questo elenco ci sono tre alberi che interessano il nostro territorio e che furono segnalati (insieme ad altri due) dall’allora Corpo Forestale dello Stato oggi Carabinieri Forestale di Castrovillari. Si tratta di una “Farnia”, splendida quercia che si trova a Castrovillari in via Pasquale Laghi, in una proprietà privata alta oltre 16 metri e dalla particolare chioma e dell’imponente “Cedrus deodora” comunemente detto Cedro dell’Himalaya, che adorna la villa comunale, in Viale Gaetano Scorza, antistante il complesso conventuale san Bernardino da Siena a Morano Calabro. Era stato censito e inserito anche il Pioppo Nero della Valle del Coscile di Castrovillari , ma che purtroppo però è caduto nei mesi scorsi per cause naturali. Particolarmente soddisfatti gli amministratori di Morano Calabro per l’inserimento del Cedro della villa comunale ( alto 24 metri con un diametro ci circa 5). “Salutiamo con grande soddisfazione», parole degli amministratori moranesi, “la notizia portata alla nostra attenzione nei giorni scorsi. Avevamo avviato l’iter, partecipando al relativo bando, nella certezza che la valorizzazione e la difesa del patrimonio agricolo e forestale rappresenti in senso ampio, come peraltro riportato nel programma amministrativo, una prospettiva di lungo periodo e un’opportunità occupazionale importante per il territorio e la comunità. E i fatti, non le chiacchiere, continuano a darci ragione”. D’altra parte “è sufficiente guardare al numero di iniziative in corso nel comparto forestale e quelle di prossima attuazione per comprendere come e quanto l’Amministrazione lavori e punti su questo settore. Ci sembra, l’incoraggiante attestazione ricevuta, un buon viatico, che aggiunge prestigio al borgo e dimostra con quanta determinazione ci spendiamo per l’ambiente”. Pensiamo anche», conclude Palazzo di città, “che in modo molto naturale e pacato, quest’ennesimo riconoscimento smonti e sconfessi per sempre alcune ingenerose e strumentali critiche sollevate mesi orsono a seguito dell’inevitabile abbattimento per motivi di sicurezza di qualche albero nel centro storico, malato e/o comunque pericoloso per l’incolumità dei passanti. Ma questo non è il tempo delle polemiche. Siamo sicuri che il grande cedro costituisca un’attrazione in più per i visitatori che ci onorano della loro presenza; come siamo, altresì, persuasi che tutti i concittadini sapranno rallegrarsi del riconoscimento. Provvederemo quanto prima a qualificare il nostro Cedrus con adeguata epigrafe e segnaletica, conferendole la solennità che merita e il ricordo nella memoria delle nuove generazioni”.