CASTROVILLARI – Non è piaciuta la risposta dell’amministrazione comunale in merito al canile, problematica sollevata in queste ore dal “Gruppo Passione Animale”. In una nota a firma dello stesso Gruppo, di Pensieri Liberi Pollino, F.I.A, Amico Mio e dal Riccio, si evidenzia come quanto dichiarato “finalmente” dal sindaco di Castrovillari, Lo Polito, e dall’assessore all’ambiente, Pace, sia “denso di errori, omissioni, confusioni, su cui torniamo un’altra –e speriamo ultima- volta per fare la necessaria chiarezza”. Ed allora si ribadisce ancora una volta ciò che sta accadendo e che potrebbe accadere nel canile. Per farlo bisogna ancora chiarire che il declassamento di cui si parla è legato al “canile sanitario” e “non del canile rifugio” cosa di cui “le associazioni hanno sempre parlato”. Secondo queste ultime “è grave che amministratori di tale livello facciano una tale –forse voluta- confusione. Nessuno ha mai parlato di canile rifugio sul quale, per evidente mancanza di argomenti, a lungo si sofferma, inutilmente, la nota di Sindaco e Assessore”. Gli atti a cui fanno riferimento le associazioni, evidenziati “con tanto di numero di protocollo, per evitare (volute?) confusioni” sono queli legati alla disposizione del Direttore Generale dell’ASP, Mauro, -prot. n. 0103306 del 11-07-2017- indirizzata a tutti i comuni dell’ASP di Cosenza, “nella quale il canile sanitario di Castrovillari -e altri canili sanitari della zona- viene fortemente e incomprensibilmente penalizzato, limitando la possibilità di intervento alle sole emergenze”. In pratica oggi “non è più possibile, a Castrovillari, segnalare cani randagi per le sterilizzazioni, così da impedire ogni pianificazione efficace contrasto al randagismo”. Ed è ciò che preoccupa le associazioni che chiedono un “necessario e urgente attivarsi per la riapertura completa del canile sanitario di Castrovillari, senza attardarsi in polemiche sterili, di fronte a questa ennesima aggressione sanitaria a Castrovillari, e senza colpevolmente aggiungere ritardo a ritardo”. Le associazioni si soffermano nuovamente sulla delibera n. 136 del 9-2-2017, “che individua come canile dell’area nord della provincia di Cosenza il canile sanitario di Saracena, paradossalmente non ancora esistente (!), mentre non si tiene in alcun conto quello di Castrovillari. Cosa questa tempestivamente chiarita e spiegata nelle note delle Associazioni, addirittura indicando (ma il suggerimento è caduto nel vuoto) le carenze tecniche dell’atto deliberativo”. Cosa ha determinato questa ultima delibera? “Le solite letterine –due-, da parte dell’Amministrazione di Castrovillari, con zero ricadute, mentre le Associazioni si mobilitavano concretamente riuscendo ad ottenere l’incontro con la Task Force del Commissario regionale alla Sanità, ottenendo da parte dell’organo regionale la dovuta attenzione e l’impegno per una valutazione anche da parte del Commissario ad Acta per il piano di rientro, ing. Massimo Scura, per le decisioni del caso”. Pertanto è “sorprendente che, anziché recuperare il tempo perduto, i nostri Amministratori si attardino con le solite insensate accuse di allarmismo nei confronti di chi supplisce alla loro evidente carenza e si glorino del funzionamento del canile di Castrovillari, per gran parte merito dell’opera incessante di volontari e associazioni che da anni –e molto prima dell’insediamento di questa Giunta- si adoperano per adozioni, attività di sensibilizzazione, sterilizzazioni, etc. , .Le Associazioni, perciò, “sollecitano il Sindaco e l’Assessore a non “cambiare discorso” e ad attivarsi, finalmente in maniera fattiva e concreta, almeno per contribuire a riportare il canile sanitario di Castrovillari alla sua piena funzionalità, tutelando in tal modo anche i diritti e gli interessi dei Castrovillaresi e dei nostri amici animali”.