CATANZARO – Olio e turismo: un binomio vincente che si consolida anche in Calabria, fra le prime regioni italiane per la produzione di extravergine. Nasce il Movimento Turismo dell’Olio Calabria pronto a rispondere alla crescente domanda degli oleoturisti e svolgere un ruolo da protagonista per il segmento del turismo esperienziale. Il neonato consorzio, nell’ambito del Movimento turismo dell’olio italiano, gioca un ruolo di primo piano esprimendo un consigliere nazionale nella persona di Raffaele Maiorano di Crotone. A presiedere il consorzio MTO Calabria è stato chiamato Antonino Anastasi (nella foto), amministratore dell’azienda Mediterranea Foods di Rizziconi, affiancato dai vice presidenti Lucia Candida, titolare dell’omonima azienda di Locri, e Francesca De Leo del frantoio del borgo con sede a Bagnara. L’obiettivo principale del consorzio è la promozione degli straordinari territori olivicoli calabresi e la valorizzazione della cultura dell’olio extravergine d’oliva. Compito al quale lavoreranno anche i consiglieri di amministrazione Giuseppe Bova(Azienda Bova di Palermiti), Pantaleone Muzzupappa (Oleificio Mafrica di Limbadi), Francesco Brogna(Gabro olearia di Cassano allo Jonio), Maria Cristina di Giovanni (Podere d’Ippolito di Lamezia Terme), Francescantonio Posterino (azienda Posterino di Santa Eufemia di Aspromonte), Raffaele Maiorano(olearia Maiorano di Crotone). Si vuole cosi mettere a sistema il lavoro e la passione degli olivicoltori calabresi, lavorando insieme ad un sistema di accoglienza e promozione di eventi rivolti ai turisti gourmet curiosi di conoscere le qualità olfattive e gustative dell’olio evo. Ma anche valorizzare, con un progetto complessivo, l’oleoturismo su scala regionale attraverso il racconto delle aziende e dei territori, promuovendo in un’ottica di sistema, gli areali calabresi, la cultura, i borghi, la gastronomia, le produzioni di qualità. Un modo per associare la scoperta dei sapori tipici a quella della bellezza di tanti luoghi suggestivi che fanno della Calabria un posto unico per i tanti tesori e le più diverse tradizioni che custodisce da secoli, racchiuse da due mari e inserite nei contesti naturali di ben tre parchi nazionali (Pollino, Sila ed Aspromonte). «L’olio calabrese può e deve diventare sempre più un brand qualificante dell’offerta turistico-esperienziale e marcatore identitario di una storia millenaria che si radica nelle sue varietà territoriali rappresentando il valore aggiunto delle nostre produzioni – ha dichiarato il presidente del consorzio Movimento Turismo dell’Olio Calabria, Antonino Anastasi – Occorre dare una spinta propulsiva al comparto che da sempre esprime produzioni di alta eccellenza qualitativa che oggi possono diventare l’attrattore necessario per aprire le aziende olivicoli al sistema dei viaggiatori di tutto il mondo, curiosi di conoscere da vicino le realtà della Calabria, il sistema di produzione, la storia e le persone che gravitano attorno all’olio». Il Movimento, dopo la sua fase costitutiva, è aperto a nuove adesioni che permetteranno di ampliare la rappresentanza dei produttori delle province calabresi ed esprimere un bouquet di proposte ed esperienze sempre più ampio da proporre al mondo del turismo.