La De.Co. per rafforzare l’identità della Cipolla Bianca di Castrovillari

cipolla bianca campo coltivato

cipolla bianca campo coltivato

 

CASTROVILLARI – Se i piccoli produttori hanno evitato l’estinzione della Cipolla Bianca di Castrovillari perché coltivandola, nel tempo, ne hanno conservato il seme, ora è giunto il momento di darle il giusto «riconoscimento» con l’istituzione della Denominazione Comunale da parte del Comune di Castrovillari. Lo afferma Luigi Gallo, dell’Arsac Ce.D.A. n°2 che ritorna a parlare di questo ecotipo locale dalle grandi caratteristiche e versalità in cucina. Rafforzare il «ruolo identitario di questo eccellente prodotto non solo per Castrovillari ma per l’intero territorio Sibaritide-Pollino» faciliterebbe «la creazione di altre opportunità di lavoro extragricolo che scaturiscono anche dallo sviluppo di un turismo gastronomico facilmente coniugabile con altre forme di turismo come quello naturalistico, culturale, afforzandone gli indissolubli legami fra le diverse componenti». Dopo la fase storica che la vide protagonista indiscussa dell’economia agricola del territorio la Cipolla stava per scomparire ma rimase in vita grazie ad alcuni piccoli produttori che ne hanno tramandato i semi fino alle nuove generazioni di agricoltori che particolarmente in contrada Giardini (Jardini) continuano a rinnovare la produzione di questo ecotipo. Sono loro i «veri protagonisti» – afferma Gallo – del «processo di valorizzazione e rilancio di questo ecotipo locale». Oltre a svolgere il ruolo di “agricoltori custodi” della biodiversità «praticano la coltivazioni con tecniche a basso impatto ambientale senza uso di prodotti chimici di sintesi, ottenendo un prodotto di alto pregio che ha già un mercato di nicchia che non avrebbe ostacoli all’espansione». Della specie Allium cepa L., si caratterizza per livelli di pungenza molto variabili con valori di acido piruvico (sostanza indicatore della pungenza) oscillanti tra 2,5 e 10,5 µmol (micromoli) per grammo di peso fresco. La presenza di genotipi con livelli di pungenza molto bassi (2,5 µmol di acido piruvico/g di peso fresco) assimilabili a quelli della più famosa Cipolla Rossa di Tropea lasciano intravedere la concreta possibità di costituire, attraverso la selezione conservativa, una popolazione di Cipolla bianca di Castrovillari migliorata per uniformità ed aspetti qualitativi dei bulbi. I progetti di valorizzazione realizzati dall’ARSAC per questo ecotipo di cipolla, come per altri prodotti tipici, hanno determinato l’aumento del numero dei consumatori sia tra i residenti nel comune di Castrovillari che tra i non residenti. All’aumento della domanda è corrisposto un aumento del prezzo che ha stimolato la produzione. Dunque ora è tempo di valorizzarla con un riconoscimento comunale.