Nuovo anno scolastico. L’inizio segnato da proteste e problemi di sicurezza

protesta docenti Ansa Calabria

protesta docenti Ansa Calabria

 

COSENZA – Anche in Calabria, stamattina, è suonata la prima campanella, che ha sancito l’avvio del nuovo anno scolastico. Sono oltre 275 mila gli studenti calabresi che hanno varcato le soglie delle loro aule per far ritorno sui banchi. Va detto che oltre un terzo degli alunni – fra iscritti a primarie e medie di primo e secondo grado – è residente nella provincia di Cosenza, la più popolosa della regione, seguita dalla provincia di Reggio e poi da quelle di Catanzaro, Crotone e Vibo. Intorno a diecimila, o poco più, invece, gli iscritti, figli di cittadini stranieri. Il primo giorno di scuola è stato accompagnato, però, un pò in tutta la regione, da una serie di allarmi e preoccupazioni, in particolare per l’agibilità degli edifici (nel 90% dei plessi mancano secondo il Miur i certificati di agibilità) ma anche per le avvenute cancellazioni di classi, gli accorpamenti e per i problemi per il trasporto degli alunni disabili, oltre 7 mila, con il rimpallo di responsabilità sui ritardi tra Regione e Province. A tutto questo va aggiunta la protesta di un gruppo di insegnanti, i quali hanno manifestato dinanzi alla sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza. I docenti promotori della manifestazione (foto Ansa Calabria) lamentano il fatto che, pur avendo presentato domanda di assegnazione nella provincia di appartenenza, ad oggi non hanno ricevuto risposte dalle autorità scolastiche. «Ci fa rabbia sapere – dicono – che ci sono circa 500 posti a disposizione in provincia e noi non otteniamo il trasferimento che abbiamo chiesto».