Il Sindaco di Riace arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione

mimmo lucano sindaco riace

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RIACE – Da uomo simbolo dell’accoglienza dei migranti in Calabria a persona che avrebbe favoreggiato l’immigrazione clandestina. E’ destinata a fare scalpore l’ichiesta della Procura di Locri che stamattina ha portato all’arresto, da parte della Guardia di Finanza, ai domiciliari di Mimmo Lucano, sindaco di Riace nell’ambito di un’operazione denominata “Xenia”. Le accuse il sindaco Lucano sono favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti, ma sono cadute tutte le più gravi contestazioni inizialmente ipotizzate dalla procura di Locri, fra cui malversazione, truffa ai danni dello Stato e concussione. Al sindaco e alla compagna, Tesfahun Lemlem, destinataria di un divieto di dimora, si contesta di aver forzato le procedure per permettere ad alcune ragazze di restare in Italia, attraverso matrimoni di comodo. Subito dopo la notizia del suo arresto è inziato il tam tam delle posizioni di solidarietà a favore di Lucano. “Cosa si contesta, il reato di umanità?” scrivono sui social attivisti e semplici cittadini calabresi, sorpresi dalla notizia. Nel pomeriggio a Reggio Calabria è prevista un’assemblea, per decidere modalità e forme di mobilitazione. All’iniziativa, lanciata dalla sezione reggina di Potere al popolo, hanno già aderito diversi comitati che si occupano di assistenza migranti, le femministe e movimenti antimafia. Nel frattempo, per sabato prossimo, è stata organizzata una manifestazione a Riace a sostegno di Mimmo Lucano perché “Riace non si arresta”