AMENDOLARA- Nella cittadina ionica di Amendolara si continua a lavorare, come promesso dall’Amministrazione Comunale per la valorizzazione della mandorla: processo che dovrà condurre all’ottenimento del marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Giovedì scorso nella sala consiliare, alla presenza del primo cittadino e della dottoressa Mariateresa Stamato, responsabile del progetto, è stata costituita l’ATS (Associazione Temporanea di Scopo). L’Associazione per la tutela e la valorizzazione della “Mandorla di Amendolara”, con capofila il Comune e con la partecipazione dei dipartimenti di Chimica e di Studi Umanistici dell’Unical, ha visto l’adesione di 14 imprenditori agricoli pronti a realizzare sui loro terreni una coltivazione sperimentale di mandorle. Ma non di mandorle qualsiasi, bensì di quella varietà autoctona sulla quale sta lavorando, con una ricerca scientifica sotto la direzione della professoressa Silvia Mazzuca, l’Università della Calabria che presto metterà a disposizione degli agricoltori un seme che richiama la varietà “Prunus dulcis”, già presente ad Amendolara, e di indubbio interesse botanico, paesaggistico e storico. L’obiettivo nel medio termine è quello di produrre una mandorla biologica che sappia ritagliarsi il suo mercato di qualità collocandosi come alternativa alle commerciali mandorle turche o californiane che si trovano nei supermercati. Una mandorla che sappia parlare di Amendolara sarà la chiave per l’ottenimento del marchio IGP.